Questo articolo è stato ispirato da una conversazione che ho avuto con un amica, che dopo aver letto il mio precedente articolo sul potere delle parole, ha messo in risalto come certi temi sono presenti nella nostra vita tutti i giorni e non ce ne rendiamo conto. Poi però ha parlato dei suoi traumi e di come questi rappresentino una sfida per lei e per tutti noi, però non ho potuto fare a meno di notare come la parola trauma avesse un accezione negativa nel suo linguaggio.
Con questo articolo voglio provare a spiegarvi come si può trasformare ogni cosa, come anche i traumi che ci hanno segnato possono diventare la benzina che ci porta a realizzare i nostri sogni. Quindi cara amica, è il momento di rimboccarsi le maniche e non permettere a niente e nessuno di definirci.
Prima di leggere l’articolo voglio che chiudi gli occhi e provi a pensare ai momenti più felici per te quando eri una bambina, ricorda cosa ti rendeva felice e scrivilo in un foglietto di carta. Insieme faremo tornare fuori l’energia creativa inarrestabile che ancora è celata dentro di te.
In un’epoca dove il ritmo frenetico della vita moderna ci spinge a celare le nostre emozioni dietro maschere impassibili, spesso reprimiamo il nostro casino interiore per evitare di apparire vulnerabili.
Ma cosa accadrebbe se, invece di sopprimerli, imparassimo a trasformare i nostri traumi infantili e le nostre emozioni in una forza propulsiva per il nostro successo?
Questo articolo non solo si basa su solide basi psicologiche ma rappresenta anche un invito a rivoluzionare il nostro approccio alla vita personale e professionale.
Emozioni: Ostacoli o Opportunità?
Le emozioni non sono da temere come intrusi, ma da accogliere come segnali che, se interpretati correttamente, possono orientarci verso scelte più consapevoli e relazioni più ricche. La gestione delle emozioni è una componente fondamentale dell’intelligenza emotiva, essenziale per i leader efficaci e le persone di successo. Integrare le emozioni nel contesto lavorativo può rivelarsi una strategia vincente, come approfondito nel mio articolo Modestia vs. Autostima, dove esploro come questi due concetti siano cruciali per un’autentica comprensione di sé.
Io in passato ero davvero tanto nervoso, bastava pochissimo per farmi perdere il controllo, inutile dire che combinavo sempre casini e poi mi pentivo sempre delle mie azioni. Quando mi incazzavo di brutto davo sempre la colpa a chi o cosa mi aveva innescato quell’emozione, non provavo mai a guardare dentro di me.
Poi meditando ho scoperto che la rabbia non è altro che uno specchio, che ci permette di scoprire cose di noi stessi che non avremmo mai il coraggio di ammettere. Oggi ringrazio sempre chi riesce a farmi davvero incazzare, quella diventa per me un opportunità per conoscermi più a fondo e scoprire qualcosa che la mente mi stava tenendo nascosto da chissà quanto tempo.
Il Bambino Interiore: Un Alleato Nascosto
Il “bambino interiore” non è solo un concetto nostalgico ma uno strumento potente per la nostra autoconsapevolezza e guarigione.
Riconoscere e accogliere questo aspetto di noi può liberarci da vincoli invisibili che frenano il nostro avanzamento, energizzando il nostro approccio alle sfide quotidiane.
Bessel van der Kolk, nel suo libro “The Body Keeps the Score”, evidenzia come corpo e mente conservino tracce di antichi traumi, suggerendo strategie di liberazione attraverso la comprensione e l’accettazione.
Il titolo sottolinea l’idea centrale del libro: esposizione agli abusi e alla violenza favorisce lo sviluppo di un sistema di allarme iperattivo e modella un corpo che rimane bloccato nelle modalità di lotta/fuga e di immobilizzazione. Il trauma interferisce con i circuiti cerebrali che riguardano la concentrazione, la flessibilità e la capacità di mantenere il controllo emotivo. Una costante sensazione di pericolo e impotenza promuove la secrezione continua di ormoni dello stress, che arrecano danni al sistema immunitario e al funzionamento degli organi del corpo. Rendere sicuro per le vittime di trauma abitare i propri corpi, tollerare le proprie emozioni e conoscere ciò che sanno, può portare a una guarigione duratura. Questo può includere una gamma di interventi terapeutici (non esiste una soluzione unica per tutti), tra cui varie forme di elaborazione del trauma, neurofeedback, teatro, meditazione, gioco e yoga. (fonte)
Dalle Ferite alla Guarigione: Tecniche e Strumenti
Strumenti come la scrittura riflessiva, la meditazione e la terapia focalizzata sono essenziali nel nostro arsenale per affrontare i fantasmi del passato. Queste tecniche facilitano il dialogo con il nostro bambino interiore (inconscio) e la rielaborazione delle emozioni represse, influenzando positivamente il nostro comportamento e le decisioni. Nel contesto della vendita e del pensiero stoico, discusso in Il Mondo della Vendita e il Pensiero Stoico, emerge come l’accettazione e la resilienza possano trasformare profondamente il nostro approccio professionale e personale.
Spesso chi da troppo potere ai suoi traumi tende a sentire un peso troppo grande per fare azione, generando un atteggiamento vittimistico che è molto presente nella società odierna, ma alcuni esercizi pratici molto semplici possono fare miracoli.
La pratica della gratitudine per sconfiggere il vittimismo
Il vittimismo, con le sue credenze limitanti e le lamentele costanti, può indebolirci e ostacolare il nostro progresso personale e professionale. È fondamentale riconoscere questo atteggiamento e imparare a combatterlo attivamente. Un modo efficace per farlo è praticare la gratitudine, come suggerito nel libro “The Magic” di Rhonda Byrne.
L’esercizio della gratitudine consiste nel ringraziare sinceramente persone, animali o cose per ciò che ci hanno dato o per ciò che hanno rappresentato nelle nostre vite. Questo non solo ci aiuta a concentrarci sulle cose positive anziché sulle lamentele, ma può anche attivare la legge di attrazione, portando più positività nella nostra vita.
Ecco come puoi iniziare a praticare l’esercizio della gratitudine:
1. Ogni sera, prima di andare a dormire, prenditi del tempo per scrivere su un foglio di carta a mano, evitando l’uso di computer o dispositivi elettronici, perché il processo di scrittura manuale ha un impatto più profondo sulla mente.
2. Scrivi per 10 volte la formula di ringraziamento, indirizzandola a 10 persone, animali o cose diverse. Usa la seguente formula: “Grazie [nome di chi o cosa] per [il motivo per cui gli/le sei grato]”. Ripeti “Grazie.Grazie.Grazie.” dopo ogni frase di ringraziamento.
Esempio:
– Grazie Mamma per avermi supportato quando nessuno era lì per me.
– Grazie.Grazie.Grazie.
– Grazie Ayoub per avermi fatto conoscere il mondo della vendita telefonica.
– Grazie.Grazie.Grazie.
– Grazie Alexandru di avermi dato fiducia fin dal primo momento.
– Grazie.Grazie.Grazie.
Puoi ringraziare le stesse persone o cose ogni sera, ma è importante scrivere ogni frase da capo, seguendo sempre la formula di ringraziamento.
La pratica della gratitudine ti aiuterà a vedere le cose in modo più ottimistico, a concentrarti sui tuoi punti di forza anziché sulle debolezze e a attrarre più positività nella tua vita. È una potente arma contro il vittimismo e può portare cambiamenti significativi nella tua prospettiva e nel tuo benessere mentale.
La Trasformazione dei Traumi in Trampolini di Lancio
La trasformazione dei traumi non è solo un percorso personale ma anche una fonte di ispirazione e energia nel contesto professionale. Questo processo ci rende non solo individui più completi e realizzati ma anche professionisti più empatici, resilienti e motivati. Integrare il nostro passato, con tutti i suoi dolori e lezioni, è il segreto per un futuro prospero.
Se ti chiedo vorresti mai essere qualcun altro?
cosa rispondi?
se la risposta è si vorrei essere qualcun altro, il lavoro da fare è lungo. La pratica della gratitudine qui fa miracoli.
ma se la risposta è No, allora sei già a metà strada, con la pratica della gratitudine scoprirai che non hai nulla da temere, imparerai a fidarti meno della tua mente e più di te stessa.
In conclusione, il nostro successo e la nostra crescita dipendono tanto dal superamento degli ostacoli esterni quanto dalla nostra capacità di affrontare e trasformare quelli interni. Accogliere i nostri traumi infantili e il nostro bambino interiore come elementi integranti della nostra identità può potenziare il nostro cammino verso una vita più soddisfacente e influente. Per approfondire ulteriormente questi temi, vi invito a esplorare le risorse su siti affidabili e nei libri menzionati, dove troverete strumenti utili per il vostro sviluppo personale e professionale.
ATTENZIONE, NON SONO UNO PSICOLOGO, PRENDETE LE INFORMAZIONI COME CONSIGLI DI UN AMICO. SE AVETE UN PROBLEMA SERIO SCRIVETEMI SU INSTAGRAM E VI POSSO CONSIGLIARE UN PROFESSIONISTA AFFIDABILE.